Le Tremiti, dall’età classica all’epoca sabauda e oltre, sono sempre stata una metà assai poco ambita per tutti quei personaggi che, nel susseguirsi dei secoli, sono stati relegati forzatamente in queste isole, per via delle condotte immorali o illegali seguite.
Ci dobbiamo immaginare molte storie di personaggi illustri navigare le acque antistanti il Gargano per approdare controvoglia in questo lembo di terra, senza nessuna idea su quando sarebbe stato il loro viaggio di ritorno.
Così come saranno stati innumerevoli i tentativi di fuga provati pur di tornare sulla terraferma. E per molte di queste storie abbiamo delle prove che ne attestano la veridicità.
Un esempio tra i tanti si può individuare nella famiglia del personaggio più illustre di tutta la storia romana: niente di meno che l’imperatore Augusto! Si narra infatti, che sua nipote Giulia, figlia di Marco Agrippa, a Roma si prostituisse con qualunque patrizio o plebeo l’avesse desiderata e, per evitare di gettare fango sul buon nome della famiglia, a un certo punto si decise di spedirla proprio sulle isole Tremiti.
Qui rimase vent’anni, finché cercò di sedurre un carceriere per raggiungere nuovamente la penisola. La seduzione andò a buon fine, ma non la navigazione in mare aperto. Tutt’oggi a Campo Marte, presso il mausoleo romano di Augusto, sono state rinvenute le ceneri di tutta la gente Giulio Claudia, ma non quelle di Giulia.
Consideriamoci, dunque, fortunati se oggi possiamo visitare le isole Tremiti in tutto il loro splendore come turisti, liberi di approdare e di ritornare nelle nostre case quando vogliamo!
Se vuoi sapere di più di questa versione della storia riguardante Giulia, leggi questo articolo.
Qui, invece, trovi un approfondimento sulla storia delle Isole Tremiti.
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